Voci indipendenti di liberi cittadini nella costruzione e nella vita del partito nuovo
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sabato 26 gennaio 2008
Osservazioni di un cittadino per L'ULIVO
a cura di RNxPD
(17:25)
E’ assai arduo trovare in questo momento di sbandamento, le ragioni – il filo – del nostro impegno e le sue prospettive possibili.

Non possiamo neppure, però lasciare che, per motivi di bassa politica, se non addirittura di “qualunquismo istituzionale” qual è quello che ha animato l’iniziativa di Turigliatto – lo cito per primo perché da sinistra non ci aspettavamo la stilettata del voto contrario al governo Prodi insieme a fascisti, berlusconiani, inquisiti e leghisti – Mastella, Dini e altri simili squallidi personaggi, si perda tutto.

Si perda il patrimonio costruito da milioni di persone in qualche misura anche in nome degli altri (che non sanno quello che fanno… mi verrebbe da dire), per far proseguire il nostro paese sulla via del recupero di credibilità economico-politica di cui siamo ancora molto carenti.
Le ragioni del nostro impegno vanno aldilà dell’esigenza di scoprire quando e dove abbiamo sbagliato e ci richiama all’appello per ricominciare a operare pragmaticamente sul territorio, nei paesi e nelle città per ricostruire prima di tutto la fiducia nella Politica e quindi negli schieramenti democratici.

La forza della nostra esistenza, della nostra iniziativa e anche dei risultati ottenuti, sta nella libertà di analisi e comportamento cui non dobbiamo mai rinunciare.
Ecco perché, pur lavorando nel solco del partito democratico che in sostanza ha raccolto gran parte delle nostre opzioni e aspirazioni, dobbiamo continuare a operare a tutto campo per recuperare consensi al nostro programma che va oltre il contingente.

L’ho detto non è facile trovare argomenti positivi in questo momento. Ma non trascurerei il risultato che abbiamo ottenuto quando nel 2006 abbiamo battuto le destre: abbiamo “spostato la notte più in là”, abbiamo evitato due anni di Berlusconi a Palazzo Chigi e, mi vengono i brividi solo a pensarlo, la possibilità che lo stesso venisse eletto al Quirinale. Cosa non possibile, ma certa: se avessero vinto loro oggi avremmo quel presidente della repubblica.
Abbiamo dunque evitato di precipitare il nostro paese in un baratro simile, solo un po’ aggiornato, a quello vissuto dai nostri padri.
Non è un caso che il suddetto non abbia mai fatto cenno, se non per sminuirli, a tutti i momenti “nobili” della nostra storia moderna. Non solo alla Resistenza al fascismo, alla Shoah, alla guerra di Liberazione, ai Partigiani, ecc., ma addirittura allo stesso Risorgimentio e all’Unità nazionale e neppure alla Costituzione (che stava per tradire stravolgendola).
Si è sempre comportato e ha sempre agito addirittura peggio dello stesso Fini e dello stesso Bossi, di cui è uno schiavo psicologico (interessato).

Non so se esistono ancora le condizioni organizzative e anagrafiche per proseguire l’opera e l’azione intrapresa nel 1994 con la costituzione dei primi gruppi di cittadini “indignati”: i comitati per “l’Italia che vogliamo” evoluti poi per l’Ulivo e quindi Cittadini per l’Ulivo e per il PD.

Certo è che non possiamo, per la nostra stessa dignità, rinunciare a fare tutto il possibile per contribuire a recuperare un minimo di speranza politica nel futuro.
Gustavo Credazzi
Coordinatore del Comitato Montemario & Girotondi per L'ULIVO


COMMENTI:

Sono assolutamente contraria alle elezioni anticipate, dato il momento di massima confusione, mentre invece ritengo utile per il paese un governo di transizione che sia in grado, a ritmi serrati, di realizzare le riforme più urgenti e necessarie tra cui prioritariamente quella della legge elettorale.Grazie .
Cordialità.

Letizia Giobbe