Voci indipendenti di liberi cittadini nella costruzione e nella vita del partito nuovo
mercoledì 2 gennaio 2008
L'ARTE DI FABBRICARE LEGGENDE
(E DI SUBIRLE)
a cura di Nando
(15:37)
Non provo a riassumere l'azione del governo nel 2007, appena chiuso. Lo ha fatto molto bene e sobriamente (forse troppo sobriamente) Prodi pochi giorni prima di San Silvestro.

Voglio invece soffermarmi sulla percezione che si è venuta creando nel Paese dell'operato della compagine governativa e della maggioranza. Meglio, su come questa percezione sia stata abilmente costruita dall'opposizione (che fa il suo mestiere, anche se odiosamente) e su come la maggioranza abbia contribuito ad avvalorarla (facendo, nelle sue componenti governativa e parlamentare, malissimo il mestiere della comunicazione, e non solo). Anche con il contributo dei mezzi di comunicazione (tutti, persino quelli "amici").


Da subito, l'opposizione (tutta, anche quella che si autodefinisce moderata, ma che non si ricordava di esserlo quando approvava leggi che oggi ha la faccia tosta di criticare) ha abilmente utilizzato l'unico comportamento palesemente visibile a tutti (ossia la litigiosità, che non ha avuto eguale nemmeno ai tempi del primo governo Prodi), e non altri fatti concreti sui quali sarebbe stata facilmente smentita, per lanciare il messaggio di un governo disastroso, il peggiore mai avuto dall'Italia nella sua storia repubblicana. Messaggio martellato con continuità e metodo, affidato non solo alle sparate del Cavaliere, ma soprattutto ai vari gregari di FI, AN e lega, dall'aspetto più o meno iettatorio, negli ampi spazi televisivi offerti dai compiacenti schermi della RAI pubblica. Messaggio che ha finito per convincere l'opinione pubblica (e non solo) che le cose in Italia stessero e stiano galoppando verso il disastro.


I mezzi di (dis)informazione hanno battuto particolarmente sul fronte dei prezzi, con un allarmismo di cui non ricordo precedenti nemmeno quando l'inflazione viaggiava a due cifre decimali. Mi ha meravigliato, in particolare, una prima pagina de "La Repubblica" che titolava "prezzi alle stelle". Non so a quale paniere si riferissero, ma dal mio modesto osservatorio di acquirente abituale nei supermercati alimentari e nel mercato rionale da cui mi servo (peraltro sempre stato abbastanza caro) non ho potuto ricavare questa stessa impressione. Eppure quasi tutti a dire "il costo della vita è diventato impossibile" (soprattutto le signore in pelliccia, che forse non pagano nemmeno le tasse). Per non parlare del coro (che io ho sempre sentito in occasione di tutti i Natali che ricordo) disperato, e prossimo al suicidio, dei commercianti. A onor del vero, a me è parso che la città non si fosse così vuotata da anni per le festività natalizie e che le file autostradali in uscita da Roma prima di Capodanno non fossero mai state così lunghe. Ma allora, dov'è la crisi?

Problemi ce ne sono. Eccome! E non sono certo nati in questi due ultimi anni. E molti non sono forse ancora stati affrontati come si sarebbe dovuto. Ma da qui a dire e a far credere che le cose siano peggiorate in modo disastroso da quando Prodi è al governo, mi sembra eccessivo. Una operazione che si può capire se impostata dalla sola opposizione. Molto meno quando viene di fatto avvalorata da parti della maggioranza e indebitamente amplificata da parte dei media.


A meno che ... non ci siano dietro disegni ai quali anche la nostra "libera" informazione si presta. Disegni oscuri, tendenti a far fuori, per la seconda volta, il Presidente del Consiglio. Gioco molto pericoloso ... soprattutto per la pelle degli italiani.


Mi si dirà che esagero nel sopravvalutare le capacità di manipolazione dell'opinione pubblica. Può darsi. Però invito tutti a leggere l'ultimo libro di Al Gore, "L'assalto alla Ragione" - edito nella Serie Bianca Feltrinelli - al prezzo di € 15,00, in cui si dimostra come il popolo americano sia stato manipolato dai media sulla questione irachena, facendo leva sulla paura. Nel caso specifico, del terrorismo, ma per noi pantofolai è sufficiente far leva su paure meno angosciose: dei comunisti, delle tasse (sempre a causa dei comunisti), dei prezzi (quando l'inflazione era di ben oltre il 10% ci saremmo suicidati in massa, se i media avessero dato lo stesso risalto di ora!), dei musulmani, dei dico che minano la famiglia, ecc.


E ben sapendo, come i nostri dovrebbero certamente sapere, quale sia il potere dei media, in particolare della TV, nulla si è fatto per evitare e contrastare la (legittima dal loro punto di vista) azione dell'opposizione:



  • non si è messo mano seriamente alla regolamentazione dell'informazione e al problema del conflitto di interessi;

  • i partiti della maggioranza hanno fatto a gara per dimostrare di essere i più litigiosi;

  • il governo, forse perché troppo occupato nelle risse interne al governo stesso e alla maggioranza, anche se dotato di un portavoce ufficiale (qualcuno l'ha mai visto e/o sentito?) non ha provveduto a una campagna di contro-disinformazione e ha lasciato la RAI in mano agli occupanti sistemati dal predecessore.

Non ci resta che sperare che con il 2008 sia arrivata anche una dose industriale di buon senso, da distribuire in parti uguali a tutte le componenti della cosiddetta Unione. Dobbiamo tornare a credere nella Befana e un po' meno nella televisione. Speriamo che la simpatica vecchietta non dimentichi, oltre al buon senso di cui sopra, un bel po' di carbone. Per tutti, ma in primo luogo al Lamberto nazionale. A noi, invece, la capacità, ormai persa, di indignarci. Sul serio.