Voci indipendenti di liberi cittadini nella costruzione e nella vita del partito nuovo
giovedì 10 aprile 2008
IL FUMO FA MALE
a cura di RNxPD
(00:08)
"Sono 32 i leader che si candidano alla guida del Paese, ciascuno presenta una propria lista e un proprio programma."

Non è una barzelletta. È la prima frase che si trova nella pagina "liste, leader e programmi" del sito del Ministero dell'Interno. I candidati leader sono 'appena' 32, ma le liste sono ben 36. Tre sono invece le coalizioni che appoggiano tre aspiranti leader:
  • Veltroni (2 liste: PD e DiPietro IdV)

  • Berlusconi (3 liste: PdL, Lega Nord e Autonomia Sud)

  • Bertinotti (2 liste: SA e die Linke Regenbogen)
Con una notevolissima semplificazione rispetto al 2006, prima edizione di questa porcellata. Infatti, allora le liste erano ben 37. Se n'è persa una o, meglio, si sono perse quasi tutte e ne sono spuntate altre. Come i funghi dopo la pioggia.

In realtà, qualcosa è cambiato. Allora le tre coalizioni erano molto più affollate:
  • Prodi era appoggiato da 13 liste

  • Berlusconi da 12

mentre 'solo' 12 liste erano solitarie (dati relativi a Italia meno Val d'Aosta), contro le 29 che viaggiano ora in solitario. Si vede che anche tra i partiti cominciano a prevalere i single.

Un viaggiatore di Marte che si trovasse a passare da queste parti sarebbe certamente stupito (ma forse anche un tedesco o un inglese, certamente un americano, un po' meno un francese). Da quella che lui potrebbe pensare trattarsi di stupidità. "Chi è così stupido da correre per premier, spendendo qualche soldo, con una lista che prenderà poco più di zero voti? Qual è quel partito così cretino che partecipa, senza speranza, a una elezione con soglia di sbarramento?" si domanderebbe. "Perché non si coalizzano per ottenere, non dico il premier, ma almeno un deputato?" Sfido chiunque a esser capace di formulare una spiegazione complessiva credibile per il nostro marziano.

Con che faccia alcuni leader che hanno militato in partiti dalla storia gloriosa (penso, tanto per non fare nomi, al simpatico Boselli) chiedono oggi, con le regole del porcellum, agli elettori un voto per battere sia Berlusconi che Veltroni? Mettendoli peraltro sullo stesso piano di pericolosità, dopo anni di battaglie fatte assieme contro l'anomalia italiana. E con la quasi matematica certezza di scomparire. Misteri italiani.

Andrebbe invece apprezzato, se non fossimo ancora in presenza della pericolosissima anomalia italiana, lo sforzo di semplificazione della parte più significativa della sinistra cosiddetta radicale.
In una diversa situazione politica e con una legge elettorale realmente proporzionale, quel tentativo sarebbe meritorio perché necessario. Soprattutto dopo il provocato fallimento del disegno prodiano (e di Scoppola) di un grande Ulivo (già, fallimento provocato da chi?).

Sarebbe sciocco pretendere che la classe dirigente di questa nuova lista di sinistra si suicidasse in massa chiedendo al proprio elettorato tradizionale di votare per Veltroni al fine di impedire la terza vittoria di Berlusconi. È più che naturale che cerchino 'acquirenti' per la loro offerta politica. Però mi aspetterei un atteggiamento analogo a quello dei fabbricanti di sigarette che sul loro prodotto e nella loro pubblicità avvertono chiaramente dei rischi connessi al fumo.


Insomma qualcosa del tipo: "votate per noi, per i nostri programmi, per le nostre idee. Sappiate però che lo fate a rischio e pericolo vostro e di chi vi sta vicino, perché, con questa legge elettorale, i vostri voti aumenteranno enormemente e INEVITABILMENTE le possibilità di vittoria della destra e quindi renderanno impossibile la realizzazione anche parziale dei nostri programmi e delle nostre idee. Per molto tempo a venire."

Chi fuma lo fa a suo rischio però è stato avvertito. Anche dallo stesso fabbricante.

Il fumo fa male!

Ferdinando Longoni