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lunedì 28 aprile 2008
ROMA: ULTIMA SPERANZA ADDIO
a cura di Nando
(23:39)
Non poteva andare peggio.

Roma poteva (doveva) rappresentare il luogo da dove partire per ricostruire quello che la politica insensata del centro sinistra e della sinistra è riuscita a distruggere in 15 anni di follia suicida.
Anche quest'ultimo appiglio è venuto meno. Ora sarà ancora più difficile tentare di rimettere insiemi i cocci, i pezzi dello specchio, come diceva domenica Eugenio Scalfari nel suo editoriale.
L'analisi dei flussi tra prima e seconda tornata elettorale è abbastanza semplice. Il perché alcuni elettori si siano comportati in questo modo, e mi riferisco a elettori di Rutelli al primo turno che hanno disertato le urne al secondo, è già meno chiaro. Comportamento riprovevole, ma purtroppo ininfluente. Come dimostrerò, anche se tutti fossero tornati a votare Rutelli al secondo turno non sarebbe bastato a fermare la corsa di Alemanno. Mi dispiace che questo fatto possa contribuire a farli sentire a posto con la loro coscienza.
E veniamo alla fredda analisi dei numeri.

Cominciamo dai voti validi espressi nei due turni a favore dei candidati a sindaco.
All'andata i voti sono stati, arrotondando, 1.663.000. Al ritorno 1.460.000, con un saldo negativo di 203.000.
Al primo turno Rutelli ha preso 761.000 voti e Alemanno 677.000. Già questo dato era molto preoccupante perché i restanti 224.000 voti erano suddivisi in modo significativo tra Storace (55.000), Ciocchetti dell'UDC (52.000) e un amico di Beppe Grillo (44.000). Estremamente frazionati tutti gli altri voti.
Avevo previsto che i voti della lista Destra e dell'UDC sarebbero confluiti su Alemanno, che quindi poteva contare su un potenziale aggiuntivo di 108.000 voti. E così è stato. Infatti, al ballottaggio Alemanno ha preso 783.000 voti, cioè proprio 106.000 in più del primo turno, 22.000 in più di Rutelli all'andata.
Avevo sperato, ma razionalmente non ci contavo, che Rutelli potesse attrarre un po' di tifosi della Roma e della Lazio (le loro liste si sono apparentate al secondo turno) e qualche altro elettore, e che si giungesse sul filo di lana. Invece ben 87.000 suoi elettori del primo turno se ne sono andati al mare, assieme ai 44.000 amici di Grillo e 73.000 altri vacanzieri di vario colore (a)politico. Con il bel risultato di fermarsi a 677.000 voti, solo 1000 più di Alemanno al primo turno, battuto, in percentuale, 53,7 a 46,3, con una differenza di 7,4 punti.
E pensare che l'ultima volta Veltroni aveva superato il 60%!

Colpa quindi di Rutelli che ha impostato male la campagna? O della seconda gestione Veltroni, troppo occupato con gli eventi mediatici e molto meno con le buche e la sporcizia? O colpa dell'effetto trascinamento del risultato nazionale? Può solo qualche (provvidenziale) aggressione dell'ultima ora, anche se abilmente sfruttata, giustificare la sconfitta? E perché poi con questo distacco e non per una manciata di voti (come i calcoli potevano far supporre)? Perché è stato abbandonato da 87.000 elettori? Non sarebbero stati sufficienti a fermare la rimonta di 106.000, ma loro non potevano saperlo a priori. Se fossero stati veramente convinti sarebbero accorsi una seconda volta, magari sperando nelle coscienze degli elettori UDC. Che i santi protettori di Rutelli in Vaticano questa volta non sono riusciti a (o non hanno voluto) smuovere.

Ferdinando Longoni



COMMENTI

Rutelli ha perso perchè aveva di fronte un nemico invincibile. Rutelli stesso. Non il giovane entusiasta che guadagnò il Campidoglio e la convinta simpatia dei cittadini più di quindici anni fa, ma il Rutelli che ha cercato con presunzione di ripresentarsi dopo aver cambiato pelle e anima, proponendosi come catalizzatore di quel che rimaneva della vecchia DC all'interno della Margherita, chè è stato lo sponsor dei teodem, chè ha sostenuto gli avversari del referendum sulla procreazione assistita, chè è stato interpretato come un'imposizione. I romani si sono turati il naso finchè hanno potuto. Poi si sono astenuti o hanno votato contro.
La sua sconfitta dimostra come le scelte dall'alto, contro la volontà degli elettori - quando gli elettori possono manifestarla, beninteso - e le logiche spartitorie siano la contraddizione mortale di un pd che dichiara di voler essere tutt'altro.
La vittoria di Zingaretti (con 60.000 voti più di Rutelli) sta a dimostrarlo. Ed è l'unica buona notizia, sperando che i vertici del partito vorranno tenerne conto.

Piero Filotico


Come mai nessuno parla di "voto di scambio"? E' incredibile !!!!

Alberto Acquaro


C'è un punto nell'analisi del voto che bisogna approfondire i 55.000 avuti da Zingaretti e non da Rutelli, ora non posso credere che i voti di sinistra arcobaleno siano andati ad Alemanno, sono quelli quindi dell'Italia dei valori che hanno dato un voto disgiunto e questo da un'analisi puntuale deve uscire fuori in maniera precisa perchè mostrerebbe ancora una volta la inconsistenza di un elettorato ondivago su cui non è possibile fare affidamento, bisogna quindi trovare gli strumenti per stanarli se vogliono stare nella coalizione.
C' è poi , a mio avviso, un problema di fondo la strategia di far allontanare Veltroni da sindaco di roma come unico avversario di Berlusconi non ha pagato , ma ci ha fatto perdere tutto, abbandonare la città è stata una catastrofe, soprattutto per il governo della città e quindi per i cittadini che lo hanno percepito.
D'altra parte la campagna elettorale di Veltroni è stata poi debole e senza assi portanti forti e riconoscibili, soprattutto è mancato l'attacco serio e circostanziato a Berlusconi a partire dalle inadempienze del suo governo.Le posizioni deboli sull'Alitalia e sulle problematiche della sicurezza hanno fatto il resto.

Federico Di Giovine


Caro Nando, condivido in pieno la tua analisi del voto, che corrisponde a quanto avevo previsto pure io per quanto riguarda il movimento dei voti degli altri partiti.per quanto riguarda rutelli devo dire che non ha convinto molto le persone:ieri, dopo aver fatto rappresentante di lista in un seggio di primavalle, sono andato a visitare una mia anziana paziente delle case popolari. l'ho trovata che rientrava con la spesa ed avendo lei delle notevoli difficoltà alla deambulazione le ho portato la spesa fino al quaro piano. quando si è ripresa dalla fatica mi ha confidato che quando rutelli è venuto a primavalle lei gli si era avvicinata e gli aveva chiesto se poteva aiutarla per la realizzazione di un ascensore. promessa fatta davanti a tutti, segretaria che prende numero del telefono per richiamarla:poi silenzio! rutelli non era amato nel quartiere ed episodi simili non l'hanno aiutato. significativo che zingaretti,nella mia sezione elettorale, abbia vinto bene, mentre rutelli ha perso alla grande! una mia amica del circolo balduina mi diceva prima delle elezioni: forse per il PD è meglio che perda le elezioni, così avrà modo di chiarirsi le idee nel suo interno e diventare un vero nuovo partito. spero che la sua intuizione sia veritiera.

Giovanni Peliti


Credo che questa tremenda sconfitta non sia cosi' difficile da capire.
Il candidato sindaco RUTELLI non ha avuto dal primo momento il consenso dei cittadini anche dei militanti.
Nei circoli ,nei salotti, nelle piazze, e chi distribuiva i volantini pro Rutelli lo sa bene, i commenti erano negativi e per lo più si sentiva dire che sarebbe stato come scegliere il meno peggio.
Un altro elemento che molto tempo fa cercai nel mio piccolo di evidenziare era la mancanza di passione.
Quei pochi che mi risposero, bontà loro, non essando nè un giovane nè un politico, mi definirono incapace di analisi. Si sa che l'analisi va lasciata agli ESPERTI.
L'ultima considerazione da INESPERTA : ZINGARETTI ha vinto . Non si è sbagliato canbidato al comune di ROMA?
IN CONCLUSIONE IL VERO PERICOLO CHE IL PD deve assolutamente cercare di combattere è il suicidio .
Se ne vadano i disfattisti, gli ingordi del potere a tutti costi,i vanitosi, dando ascolto agli UTOPISTI, a quelli che nonostante la insipienza di tanti politici e amministratori sono ancora capaci di SOGNARE E PROGETTARE UN MONDO MIGLIORE.
Penso ancora che VELTRONI debba essere incoraggiato e sostenuto a tutti i costi da TUTTI.
A risentirci,

una vecchia prof. Mirella


Forse qualcuno non ha dimenticato antiche scelte operate dal rutelli sindaco vedi centrale del latte.

Stefano


Ben più profonde le ragioni, caro Nando.
Il gioco dei numeri, anche con un Rutelli vincitore di un pun pugno di voti, avrebbe dovuto farci riflettere con coraggio e realismo come mai abbiamo fatto finora.
Ci riusciremo? Non lo so.
Comunque resto convinto, che non è di questi rappresentanti che la base progressista e riformatrice italiana ha bisogno.
Ma non lo abbiamo ancora capito? Non ci basta?
Abbiamo perso e li teniamo ancora lì....
....è li!
è ancora con lui, perdente e non voluto - come tanti altri -, che continueremo a discutere sul come andare avanti.

Con loro, perdenti, vincenti, perdenti, vincenti, che la politica italiana va avanti.
Destra e sinistra con lo stesso paradigma!

Evviva Prodi che si fa da parte, come in tutti i paesi democratici dove nessuno si sente rappresentante a vita di tutto e tutti!

Siamo in fondo papalini e monarchici: la tranquillità ce la danno solo i visi noti, perdenti o vincenti che siano per tutta la vita.
Corrotti o onesti che siano.
Ci garantisce solo il passato e non abbiamo alcun coraggio sul nuovo e futuro.
Ma.........hai visto i nuovi ministri che giuravano in Spagna........? facce nuove prestate alla politica che sembravano lì per caso.
Chiamate ad amministrare, in un particolare momento - e solo quello - della loro vita, la cosa pubblica.
Abbiamo bisogno di aria e non di naftalina!
Ne parleremo finalmente tra facce nuove?


Gualtiero


Colpa di Veltroni che ha permesso che ritornasse un candidato ormai troppo orientato su un quadro istuzionale un po' bollito e rifritto ....roma ha regalato alla destra la citta' anche perche' ad esempio nel settore ambiente non ha fatto molto delegando ai verdi tale settore e gestito da loro come cosa propia per non dire " nostra "volete che vifaccia qualche esempio ...... le costruzioni e le lottizzazioni realizzate da amici di quartiere o la navigazione del tevere blindata e regalata a esponenti del mondo dei verdi come Pica Villa ex assessore all'ambiente alla provincia di Roma e a Ceccarelli ( eurogarden che ha lavorato per decenni con il settore giardini del comune di roma appalti eccecc.. i francesi erano solo una copertura infatti poco dopo sono usciti di scena !!!.....alla lunga le cose la cittadinanza le vede e anche tanti del centro sinistra sapevano che le cose erano state fatte in maniera non propriamente corretta.....( io ad esempio con la mia soc avevo partecipato al bando di gara offrendo battelli elettrici e innovativi e dao che i soldi venivano dall'assessorato all'ambiente De Petris / dario esposito pemsavo di avere qualche possibilita' ..!!!! niente siamo stati massacrati ingiustamente e sono uscito di scena ( per il momento )e poi tante altre cose come il coinvolgimento di attricette veline calciatori e piu' ne ha ne metta ...tanti errori troppi ! adesso speriamo quanto meno questa nuova situazione serva a fare un bel repulisti di consulenti strapagati eccecc ....su questo mi permetto di fare gli auguri ad alemanno su altre cose certo sono preoccupato ma vedremo !

Pietro


Caro Nando, nella tua analisi hai tralasciato i 60.000 voti, e giu' di li',di voto disgiunto,Alemanno al Comune,Zingaretti in Provincia che a mio modesto avviso sono il segnale chiaro della inadeguatezza della candidatura Rutelli.Una canditatura in contrasto con il metodo che stiamo usando e che dovrebbe essere la nostra stella polare,le primarie,decisa nel chiuso di qualche stanza.Che non si sia valutato il fatto che Rutelli sia stato tra i piu' attivi nel rallentare il processo di fondazione del Partito Democratico,basta ricordare le politiche del 2006,dove si ando' al voto con il simbolo unico alla camera e con i rispettivi simboli( D.S. Margherita) al senato,la famosa battuta sulla cicoria.lo sapevamo tutti che Rutelli non scaldava i cuori di tantissimi di noi,sopratutto sul versante di sinistra,questa voglia irrefrenabile di essere sempre in prima fila.Er piacione non è un bel complimento a Roma.Questo pressing costante verso Prodi non è una novità,e tutte queste piccole cose messe insieme hanno fatto si' che una notevole parte di elettorato non sia tornato alle urne che sommato al voto disgiunto hanno fatto la frittata.Forse esagero,forse no, questo è quello che penso!!!!!

A presto Gioppone

Salve, I calcoli sono quello che sono, i conti della disfatta.
Forse sarebbe più proficuo cercare di capire come ci si é arrivati. Roma, l' Italia intera non vivono in un pianeta a parte.Ci troviamo in una situazione che non tocca soltanto noi.Io leggo Le Monde e guardo la televisione francese.La Francia ha avutio bisogno di secoli per diventare nazione-l'Italia solo 150 anni, eppure i francesi, che hanno votato per Sarko, come lo chiamano loro, ora non fanno che prenderlo in giro criticando tutto ciò che fa. spettegolando pesantemente sulla sua vita privata.Oggi non gli darebbero neanche un voto.Non é che un piccolo esempio. Neanche in Germania le cose vanno tanto bene, scandali a gogo.Forse sarebbe bene cercare di analizzare la situazione uscendo dal nostro particulare. Non facile perché ci siamo dentro, ne facciamo parte e nessuno di noi é "innocente", per così dire. La fase storico-politica che stiamo attraversando non promette nulla di buono. Se, oltre che stare a vedere cosa succederà, qualcuno propone qualcosa,intendo analisi, non bombe, sarà il benvenuto, ma evitiamo di fare i ragionieri o di di sentirci martiri che si piangono addosso.Parafrasando un frase ormai diventata di uso corrente, banale ma non troppo,mi permetto di dire "é lastoria cari concittadini affranti.


Rosanna.


Buongiorno,
molti dicono che è stata sbagliata la scelta di Rutelli quale candidato sindaco.
Ma questo può spiegare il risultato del primo turno, non l’ulteriore calo di 85000 voti al secondo.
E allora: effetto traino (gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore, diceva Flaiano), astensionismo (o voto disgiunto?) di quelli della sinistra radicale, che dopo la catastrofe a livello nazionale si sono “vendicati” sul PD; e astensionismo di chi semplicemente se n’è andato al mare, indifferente al prevedibile scenario successivo: croci celtiche in piazza del Campidoglio, braccia tese nel saluto romano, inni al duce.
Ora resta solo la speranza che all’interno del PD le analisi, le critiche, la ricerca delle responsabilità siano serene e costruttive, e non si facciano a pezzi tra loro, secondo il ben noto “cupio dissolvi” della sinistra.
Riccarda Guacchione

sarei veramente felice di sapere quanti di questi comportamenti elettorali sono veramente dettati dalla consapevolezza della realtà di Roma e quanti invece solo da indicazioni terroristiche dell'ultima ora, percui dato che c' è tanta violenza, affidiamoci a chi garantisce l'ordine, cioè le squadre punitive dei baldanzosi ragazzotti delle curve, tutti schierati al campidoglio a fare il saluto romano al loro vittorioso condottiero......
la realtà è che per noi i must sono due:

1. radicarsi meglio sul territorio e studiarne le esigenze
2. formare dei quadri dirigenti che ci permettano alle prossime elezioni di presentare visi nuovi e competenti. Io non ho avuto problemi a votare Rutelli, ma molti altri si. Possibile che non c'era nessun altro romano de Roma, affidabile, con la testa, le capacità ed fisico giusto da contrapporre ad Alemanno ?????? Rutelli e Veltroni hanno portato Roma allo spettacolo che è ora, ma per i romani c'era bisogno di qualcos'altro.

Quanto a Veltroni, sono una dei 3.500.000 di elettori che lo hanno acclamato leader del PD e GUAI A CHI LO TOCCA!!!!!!!!
Invece di continuare in quest'opera distruttiva prendiamo il buono costruito in questi bei mesi e andiamo avanti

eugenia

Se il fenomeno di fondo è il populismo soft e la mentalità neototalitaria o il Mostro mite, ossia, il fatto che la gente antepone all’interesse generale l’interesse individuale o l’egoismo per cui scompare il sociale, scompare la solidarietà. Se l’aspirazione delle masse è quella di essere integrata, di consumare secondo i modelli imposti da un potere totalizzante mite, l’analisi dei flussi, mi pare che passi in secondo linea. Il vero problema è che il mondo va a destra e finché non si capisce perché va a destra, non si troverà neanche il rimedio giusto per cercare di rovesciare la tendenza.

Enzo Russo