Non è il punto più importante, ma mi pare giusto cominciare con un apprezzamento per il lavoro di Nando, la sua fatica per il blog, la generosità con cui lo ha messo a disposizione di tutti.
E vengo al dibattito sui rapporti Veltroni –Prodi.
Trovo eccessive le critiche di Giovanni Bachelet a Veltroni. Veltroni si è trovato a gestire una situazione dominata dalla convinzione di un governo Prodi rovinoso per l’economia. Le elezioni gli imponevano una scelta: cercare di ribaltare questa opinione o abbandonare Prodi. Ha scommesso sulla seconda alternativa; una scelta poco generosa ma pragmatica: l’opinione negativa sul governo non si poteva correggere in quattro mesi. Il divario tra PDL e PD è passato dal 20% dei sondaggi al 4% del voto. Forse non si poteva fare di più.
Condivido le critiche di molti alle carenze di comunicazione del governo. Io ho preparato e diffuso un volantino artigianale con i pareri del Financial Times e del Wall Street J. ricavati da La Repubblica sull’azione di Prodi e di Berlusconi. Fatica ovviamente ingenua e tardiva. Bisognava fare qualcosa prima. Ricordo che Visco, tempo fa, disse che preferiva agire piuttosto che parlare. Forse è supponenza, come dice qualcuno, forse è solo l’ingenua convinzione che i fatti possano superare la barriera mediatica.
Non ci sono stati sforzi per contrastare l’opinione corrente, con i dati del bilancio e le opinioni, da fonti istituzionali e non, che venivano dall’estero,. Come elemento accessorio, non si è difeso l’Euro; non si è ricordato che Berlusconi affossò il comitato nominato dal governo Prodi per controllare il passaggio, non impose l’obbligo di esporre il doppio prezzo, e diede un bel segnale portando da mille lire a 1€ la giocata minima al lotto. E come mai non viene mai riportato il prezzo del petrolio in Euro? Farebbe toccare con mano i vantaggi dell’Euro.
Quanto a Prodi, secondo me, ha fatto un errore solo, ma determinante. Avrebbe dovuto dire chiaramente che intendeva portare avanti un programma, a che si sarebbe dimesso appena glielo avessero impedito. Credo che avrebbe realizzato di più di quello che ha fatto, e comunque se si fosse dimesso lo scenario non era molto negativo. Certamente era enormemente migliore della situazione che si sono trovati davanti gli elettori. Ha scelto invece di scommettere sulla possibilità che ragionevolezza e pragmatismo riuscissero a comporre i contrasti nella maggioranza. Era una scelta su cui molti erano d’accordo. Ora, col senno di poi, si può dire che la scommessa era troppo azzardata. Dobbiamo a Prodi molta riconoscenza per il tanto che ha fatto; questo risultato non può cancellarla.
Anche a me l’intervento di Paolo Forti sembra eccessivo, per i motivi presentati in diversi interventi. Aggiungo, a quanto detto da molti, che secondo me la reazione del “mondo professionale” non ha avuto un grande impatto sul voto: la categoria era già indirizzata negativamente, e non era facile orientarla diversamente. E c’erano tutti gli altri. Pensate che i meno abbienti abbiano abbandonato il centrosinistra perché tartassava professionisti e commercianti?
Giorgio Dall’Aglio
Comitato delle Vittorie per l’Ulivo
Credo che le critiche di Giovanni Bachelet, che considero come un fratello che non ho mai avuto, o di qualsiasi altro, siano forse ingenerose. Lo dico con tutta la dolcezza possibile. Walter Veltroni , non vorrei essere iconoclasta, ha compiuto un vero e proprio”miracolo”, scendendo in campo in estate e per questo forse rinunziando , come e ‘ accaduto, ben presto alla condizione meravigliosa di sindaco della capitale , che avrebbe ricoperto fino al 2011: un grande sacrificio. Dobbiamo ricompensarlo con la nostra stima ed affetto. Penso anche che l’intervento, come ho gia’ scritto, di Paolo Forti non sia poi cosi’ esagerato, anch’io ha sentito questa atmosfera di ostilita’ da parte di amici, non certo di destra, appartenenti ai ceti produttivi. Certo, c’e’ da analizzare anche perche’ i ceti meno abbienti hanno contestato il Governo Prodi, non so’ dare una concreta risposta, forse un po’ il discorso “sicurezza”, gia’ minato, comunque negli anni precedenti il centro-sinistra. Forse, sarebbe il caso di ricordare l’indulto, che ha prodotto un grave danno, provvedimento peraltro by-partisan , votato da una larga fetta di opposizione di centro- destra.
Grazie anche al lavoro di Fernando Longoni per questo splendido blog.Maria Golini