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domenica 6 luglio 2008
Manifestazione dell'8 luglio:
l'adesione di Giovanni Bachelet
a cura di RNxPD
(12:06)
Ci perviene il testo dell'adesione di Giovanni Bachelet alla manifestazione dell'8 luglio, inviato a Paolo Flores d'Arcais e pubblicato sul sito di Micromega:



Caro Paolo,

ti mando un meditato sí alla manifestazione dell'8 luglio, nella convinzione che un'opposizione civile autonoma e intransigente sui principi costituzionali, possa, come già in passato, giovare al Paese e all'opposizione parlamentare. E come nei girotondi del 2002 sogno una piazza senza bandiere, uno stile sobrio, civile e unitario, un palco senza politici professionisti. In questo spirito, essendo nel frattempo diventato deputato e membro della direzione nazionale del PD, accetto l'invito a partecipare, ma non a parlare. Oltretutto non potrei garantire la presenza perché in quelle ore ci sono spesso discussioni e votazioni in commissione o in aula, primo dovere di un parlamentare dell'opposizione.
Un abbraccio e molti auguri per una manifestazione forte e gentile!

Giovanni Bachelet
Roma, 6 luglio

Anche noi, come Giovanni Bachelet, ci auguriamo che la manifestazione, indipendentemente da chi ne sia il progenitore, si svolga per quello che deve essere: una manifestazione di tutti i cittadini democratici in favore dei principi di legalità e dello stato di diritto, come sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

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COMMENTI

L'8 luglio andrò alla manifestazione di piazza Navona. Per 'manifestare', appunto. Per rendere palese il mio dissenso. Dal governo, dalla maggioranza, dal premier e soprattutto da come intende fare opposizione il PD. Per cercare di dare un contributo. Non ho voglia nè tempo di aspettare che il PD ritrovi i suoi equilibri e le motivazioni da cui è nato.
Ha scritto Zagrebelsky:
"Senza leggi uguali - pensiamo alle leggi 'ad personam', fatte dai potenti per favorire sè medesimi e i propri accoliti - la società si divide in caste, tra chi è sotto la legge che vale per le persone comuni e chi ne è sopra e vive così felice della legge fatta per le persone speciali. La vita collettiva, alla quale tutti in democrazia sono chiamati, si trasforma nel dominio di un'oligarchia di privilegiati e la legge, da regola in cui tutti si devono poter riconoscere, diventa lo specchio in cui si riflette una società sbilenca".

Piero Filotico
fondatore del PD

Sono lieto che Giovanni Bachelet abbia fatto questa scelta. Una scelta dettata esclusivamente dall'esigenza di esprimere, a fianco dei comuni cittadini, lo sdegno per una attività, di questo governo e di questa maggioranza, lesiva di un principio fondamentale della nostra Costituzione: l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla Legge.

Quando sono in gioco i principi fondamentali, NON NEGOZIABILI, le schermaglie tipiche della peggiore partitocrazia non solo non hanno alcun senso, ma contribuiscono ad aumentare il distacco tra pubblica opinione e partiti e quindi, in ultima analisi, alimentano l'antipolitica.

Qualcuno, di fronte a queste scelte (partecipare o meno), sostiene che in questo modo non si va da nessuna parte e che occorre essere propositivi e non limitarsi a dire no. Propositivi rispetto a che cosa? Se estendere o ridurre l'immunità? Se applicare l'immunità solo nei giorni pari? Non stiamo mica parlando di far passare una linea TAV da una valle piuttosto che in un traforo!

E poi il timore di essere a rimorchio di Di Pietro e dei girotondini in una manifestazione che potrebbe rivelarsi anche contro il PD! Ma siamo seri. Quando una forza politica che supera il 30% decide di partecipare a una manifestazione neutralizza qualsiasi effetto collaterale. Queste esigenze di differenziarsi per motivi di visibilità lasciamole ai piccoli gruppi. Noi non ne abbiamo bisogno. Noi siamo per la massima apertura, per l'inclusione e non l'esclusione. Abbiamo o no una vocazione maggioritaria? Come pensiamo di attuarla? Condividendo e vivacizzando il sentire della nostra gente o andando appresso agli equilibrismi moderati di Casini?

Ferdinando Longoni


Bene! Finalmente un commento di buon senso, logico, coerente, comprensibile rispetto a tutto ciò che invece sono posizioni non chiare (che l'opinione pubblica non "ama" più).
Bene Giovanni, da me un grazie per la tua partecipazione.

dr.Giulio Scoppola (Dirigente ASL - Psicologo)


Credo che Giovanni abbia interpretato il pensiero di molti di noi che si interrogavano sui motivi del rifiuto del PD adaderire a questa manifestazione. a me sincermante questi motivi non sono chiari: l'unica motivazione che ho sentito e' stata quella di Ermete Realacci che ha detto una cosa del tipo "dobbiamo avere una visione piu' ampia".

grazie Giovanni.

Raniero Chelli


Approvo il messaggio di Giovanni Bachelet ed il commento di Nando.
Parteciperò alla manifestazione.

Giuseppe Giobbe