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mercoledì 9 luglio 2008
RIPENSAMENTI?
a cura di RNxPD
(14:59)
Il coordinatore di un circolo PD ci scrive, a proposito della manifestazione di ieri, 8 luglio:


Mi piacerebbe avere un commento sullo spettacolo teatrale che ieri si e' tenuto a Piazza Navona e che di POLITICO non ha avuto NIENTE.
Nessun ripensamento?

Claudio Marinali
coordinatore Circolo PD Roma-San Godenzo

Questa è la risposta che Giovanni Bachelet ci ha fatto pervenire:


Come avevo detto al momento dell'adesione, sono arrivato a piazza Navona solo dopo aver finito l'ultima votazione alla Camera e ho ascoltato dalla piazza, non sul palco. Avevo anche detto che me ne sarei andato in caso di attacchi a Napolitano, e l'ho fatto. Cosí mi sono risparmiato la Guzzanti. Di Grillo, che non avevo mai ascoltato prima, mi ha colpito come un pugno in un occhio ogni parola, ma piú di tutte l'attacco ai troppi immigrati rumeni. Fino a Grillo invece, cioè per quasi tutta la manifestazione, clima e interventi erano quelli di una civile manifestazione politica di opposizione. Purtroppo basta un Grillo per mandare in vacca tutto il resto. Come ho fatto a illudermi che, con gli interventi di Grillo e della Guzzanti ufficialmente previsti, la manifestazione non degenerasse? L'esperienza dei girotondi seguita da vicino negli anni 2002-2003, l'idea (sbagliata) che Grillo e la Guzzanti fossero meno stupidi, la regia di Paolo Flores e il buon senso della maggioranza dei presenti (speaker e ascoltatori) mi suggerivano speranza.
Non è che non vedessi il rischio; mi era anzi apparso abbastanza alto da dover preannunciare il da farsi se le cose si mettevano male. Purtroppo il rischio si è verificato, il finale è andato nel peggiore dei modi, e ho dovuto fare quel che avevo detto, cioè andarmene. Cosa che hanno fatto non pochi altri, almeno mi è parso.
Ripensamenti? Con i dati che avevo in mano alla vigilia, ripeterei la stessa scelta; con i dati di oggi (sbagliando s'impara) non andrei mai piú a una manifestazione in cui è previsto un intervento di Grillo o Sabina Guzzanti. Continuerei invece ad andare a manifestazioni in cui parlano Moni Ovadia, Rita Borsellino e tutti gli altri, che sono stati civili, sobri e unitari.
Questo il mio ripensamento.

Giovanni Bachelet


Il giorno dopo aver partecipato a Piazza Navona, tutti a dirmi .. te l'avevo detto io.
E io incasso, Perché in parte hanno ragione. Ma solo in parte. Infatti, sono andato "in piazza" mettendo in conto tante cose che non avrei condiviso, persino alcune da cui mi sarei dissociato, come infatti è avvenuto.
Ma quando c'è uno signor B., che armeggia intorno alla Costituzione, beh...io vado. Anche se c'è Grillo che fa la sua marmellata di cose giuste e sbagliate,.. Travaglio che stecca sul PD e soprattutto scambiando per arrendevolezza la compostezza istituzionale del Presidente della Repubblica, uno dei pochi punti di riferimento di queste istituzioni traballanti, ecc. Però, nonostante tutto, mi porto nel cuore la faccia di tante persone vere, con le quali condivido l'impossibilità ad abituarmi al berlusconismo. Ma soprattutto, la necessità di manifestarlo, "perché - come ha detto la Borsellino - nei momenti difficili della democrazia è ancora importante scendere in piazza". Una cosa è certa: nonostante la presenza di Pancho Pardi, i girotondi - cioè cittadini autoconvocati - sono finiti con il ritiro del loro garante: Nanni Moretti.
No Moretti, no Pardy.


Massimo Marnetto



Sono andato via dapiazza navona alle otto, alla fine dell'intervento di Marco Travaglio, e fino a quel momento potevo condividere il 90% di quello che era stato detto, anche se di "politico" (in senso buono: non dimentichiamoci che questo termine una volta era usato in senso positivo) c'era ben poco: era una manifestazione di dissenso sostanzialmente civile . poi evidentemente e' successo il disastro. non parlo per moralismo o perbenismo: ma per l'indignazione verso coloro che sono riusciti, per puro esibizionismo, a "mandare in vacca" (cito testualmente le parole di Giovanni Bachelet) tutto il buono che c'era stato fino ad allora.
Un sentito Grazie quindi a Guzzanti e Grillo per aver rovinato una manisfestazione giusta e pacata. mi viene in mente una definizione di cretino che ho sentito tempo fa: un cretino e' uno che deliberatemente danneggia un'altra persona senza trarne alcun beneficio per se. questi qui hanno danneggiato tutti i non berslusconiani italiani, senza trarne, evidentemente, alcun beneficio per se. BRAVI!

Raniero Chelli



Grazie a Giovanni Bachelet -uno di quelli che per fortuna in Parlamento ci rappresenta ancora- per il suo intervento relativo a "RIPENSAMENTI".
Condivido, in linea di massima, lo stile degli altri interventi, il che mi fa pensare, ancora una volta, che è molto grande lo spazio che separa tante persone che hanno votato Pd, dal Pd come appare oggi.
Francesca Pietrobelli



Rispondo a Claudio Marinali e contestualmente all'intervento di Giovanni Bachelet.

La manifestazioni ha avuto un notevole successo di partecipazione e questo è impotante. Ha registrato una pluralità di interventi e, come sempre avviene, non tutti hanno approvato tutti gli interventi.
Sicuramente sarebbe stato meglio non far intervenire Grillo che culturalemnte e politicamente è, a mio giudizio, estraneo a quel mondo della sinistra o del centro sinistra che della manifestazione con Flores, Pardi e Colombo è stato promotore.
La Guzzanti ha sicuramente esagerato ed in più occasione è andata sopra le righe. Tuttavia le va riconosciuto il coraggio di dire ad alta voce ciò che tante persone pensano e dicono sotto voce.
A Furio Colombo il merito in chiusura di aver prontamente ridimensionato alcune stonature di Sabina, ma soprattutto quelle inaccettabili di Grillo.
Tuttavia voglio ricordare che la sostanza della manifestazione è stata rappresentata dagli interventi di Flores, Camilleri, Ovadia, Travaglio, Di Pietro e di Colombo.
Interventi importanti che hanno dato peso e contenuto alla manifestazione.
Assistere ad un intervento non implica necessariamente una adesione ai suoi contenuti. In molti serve anche per marcare la propria differenziazione di idee e programmi.
E mi sembra anche che la piazza, che mi è parsa consapevole e riflessiva, abbia accolto molto tiepidamente le parole (se parole erano) di Grillo.
Saluti

Giuseppe Giobbe



Si può sbagliare, certo, ma cosa pensavate che avrebbe fatto Grillo? Ci si aspettava un discorso sobrio da uno che da anni ci sputa addosso slogan populisti dall'alto del suo trono (infatti non 'era)? Mi spiace, ma certi errori si fa fatica a comprenderli.

Barbara Ivancic


RISPOSTA:
Anche l'assenza da quella manifestazione mi pareva un rischio grave: regalare all'antipolitica una piazza di tranquilli elettori del PD quale sempre è stata quella dei girotondi, che ritengo di conoscere come le mie tasche, almeno a Roma. Anche non appoggiare l'unica (unica) iniziativa popolare contro la stessa legge che io combattevo in parlamento mi pareva un rischio grave. Già, perché il mio partito, nelle città e nei circoli, su questa nostra battaglia (che sta facendo BENISSIMO in parlamento) non aveva (non ha) ancora promosso nessuna iniziativa pubblica. Ero anche convinto che, quanto piú fosse nutrita la pattuglia di adesioni moderate, tanto piú essa avrebbe positivamente influito sulla natura della manifestazione. Ma soprattutto, poiché conosco tutti e tre personalmente da diversi anni, immaginavo che gli organizzatori (Flores, Colombo, Pardi) avessero in qualche forma ottenuto da Grillo (e da chiunque altro era stato invitato a intervenire) la garanzia preventiva di un minimo di civiltà; e che gli organizzatori avessero inoltre predisposto un meccanismo di presidenza e governo della manifestazione tale da consentire la possibilità di togliere immediatamente la parola a chi, nell'intervenire, avesse violato questo impegno. Peraltro, non essendo un organizzatore della manifestazione, non potevo esserne certo; per questo, alla vigilia, ho dichiarato che in caso di insulti a Napolitano me ne sarei andato, cosa che purtroppo mi è toccato fare.Morale: mi è andata male; ho calcolato male i rischi; ha ragione Barbara Ivancic. Né mi consola troppo il fatto che altri di me piú saggi e famosi, e anche piú lontani di me dal mondo dei girotondi, come Umberto Eco o Barbara Spinelli, abbiano deciso di correre lo stesso rischio, e abbiano anche loro sbagliato.Come dicevo nel mio precedente post, sbagliando s'impara.

G.B.


Oltre a dare a atto a Giovanni della sua chiarezza e della sua posizione sui singoli interventi, che personalmente condivido, chiedo ai var coordinatori PD quali altre iniziative alternative e veramente "politiche", cioè in grado di coinvolgere, informare e responsabilizzare la cittadinanza, abbiano voluto proporci in questo scorcio di stagione.

Andrea Scapigliati


Caro Giovanni,
avrei voluto salutarti alla manifestazione ma c'era molta gente e non ti ho potuto incontrare.
Considerazioni: credo che il confine fra ciò che è "lecito", politicamente e civilmente, dire, a prescindere dagli orientamenti politici e culturali, e ciò che non è lecito, e che poi inevitabilmente risulterà offensivo provocatorio facilmente strumentalizzabile e non "perdonato" (e preda della cattiva informazione che comunque non aspetta altro...), questo confine credo corrisponda con una scelta etica, irrinunciabile e praticata fino in fondo di considerare l'altro (chiunque sia) una persona NON VIOLENTABILE per NESSUNA ragione!
Questo si traduce nel rispetto della relazione con la persona e con il suo NOME, in quanto essere intelligente dotato di sensibilità, memoria, desideri... spirito!
Se utilizziamo questa chiave sarà facile capire chi pratica questa "filosofia" e chi no. I secondi saranno destinati, nel tempo breve, medio o lungo, ad un'impotenza (prima di tutto politica!).
Io personalmente, e sotto questo criterio, non metterei sullo stesso piano le "filosofie" di Grillo e della Guzzanti.
Grazie, dr. Giulio Scoppola


CONSIGLIO A TUTTI LA LETTURA DI:

Il ritorno del principe - la criminalità dei potenti in Italia" di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato - edizioni CHIARE LETTERE prezzo 15,60 euro

è un valido aiuto per capire il paese in cui viviamo.
Buona lettura e buone vacanze
Giovanni Crescimanni


Si consiglia di leggere il lucido e impietoso articolo di Curzio Maltese su la Repubblica del 10 luglio:

Show-business sul palco

consultabile sul sito di Repubblica (clicca sul link).

Nando


Anch’io non pensavo che la manifestazione dell’8 luglio finisse cosi’. Non ci sarei mai andata, ma credevo che piovesse, non che nevicasse, come si dice a Roma! Taluni interventi sono stati di qualita’, ma quelli di Guzzanti e Peppe Grillo hanno sicuramente infettato tutto il resto. Si e’ scaduto nel cattivo gusto, nell’insulto e nella quasi battuta pornografica. In Grillo, forse si e’ caduti pure in sfumature razziste; politicamente e’ stato un autogol. Assolutamente assurdi gli attacchi al Capo dello Stato; ad un certo punto, la manifestazione e’ stata piu’ contro l’opposizione che di critica alla compagine governativa. Un’occasione sprecata e buttata via .

Maria Golini


Trovo che, come al solito tutta la a stampa ha esagerato i toni riguardo agli interventi di Grillo e Guzzanti: personalmente non li avrei invitati, soprattutto il secondo che ormai sa solo urlare e strepitare, non è neanche più un comico, la seconda ha fatto della satira pesante, ma come giustamente ha scritto Travaglio sull’Unità, in America si sono sentite e lette satire ben più atroci su Clinton o su Bush senza che si sollevasse uno scandalo come qui da noi: Come sempre tutta la stampa si adegua e fa il gioco di Berlusconi. In quella piazza c’è stata una manifestazione democratica e se ci sono state esternazioni al di sopra delle righe, ciò non toglie che la maggioranza della piazza era formata da persone che volevano opporsi al Caimano, e per fare ciò, secondo me, è bene scendere in piazza con i girotondini, con Veltroni, pur di non rimanere inerti di fronte alle porcherie che questa destra sta facendo; stanno svuotando la Costituzione, il Parlamento , la Magistratura.

Lucia Conti