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lunedì 8 settembre 2008
A che servono i circoli PD?
a cura di Massimo Marnetto
(13:56)
Per me, a far riavvicinare le persone alla politica.
Perché la qualità della democrazia dipende dalla qualità della partecipazione.

Occorre quindi passare dalla storica Sezione - principalmente orientata a servire il partito - al Circolo, principalmente orientato a servire la partecipazione.

Come?
Creando in ogni Circolo un gruppo di "animazione politica" che raccolga idee e realizzi iniziative innovative. Per esempio


  1. osservatorio municipale per informare i cittadini sull'attività degli amministratori (presentazione mensile dei principali provvedimenti municipali, question time su temi caldi, verifica di proposte dei cittadini)
  2. incontri tematici con esperti (autori, studiosi, testimoni...) su temi nazionali
  3. gemellaggi europei con altri circoli riformisti (per es. uno di Roma con un altro del Psoe di Valencia, dei Laburisti di Liverpool, Spd di Berlino, del Ps di Parigi...), con ospitalità reciproca, per costruire un progetto riformista di Europa, basato non solo su alleanze tra forze politiche, ma reso vivo grazie anche all'amicizia trans-nazionale tra cittadini riformisti, allo scambio di idee, esperienze, innovazioni.
  4. valorizzazione delle Associazioni del territorio, con diritto di tribuna per quelle che si impegnano partendo dai bisogni delle persone
  5. organizzare concorsi per giovani, senior di video o foto su temi d'attualità, per poi farne oggetto di discussioni tra autori non esperti ed esperti non autori
  6. facilitare la costituzione di gruppi di acquisto solidale, per aggregare famiglie e singoli attorno alla possibilità di spendere meno per cibo migliori
  7. ecc.

Ecco, un Circolo così mi piacerebbe molto.

Vi leggo. Massimo Marnetto

COMMENTI

Anche a me.

Mirella



Buongiorno,
l’asserzione di Massimo “Occorre quindi passare dalla storica Sezione - principalmente orientata a servire il partito - al Circolo, principalmente orientato a servire la partecipazione” è pienamente condivisibile ; mi sembra purtroppo che i vertici del partito, e mi riferisco soprattutto a quelli cittadini, continuino a considerarli mere propaggini esecutive.
In merito agli obiettivi, tutti eccellenti, penso che data la pochezza delle risorse finanziarie e la non verde età di quelle umane (almeno da noi un giovane è rara avis e quando appare viene salutato con alte grida di giubilo) ogni circolo dovrebbe concentrarsi su quei pochi che ritiene più fattibili.
In questo momento inoltre ritengo prioritario l’impegno per il tesseramento e per la manifestazione del 25 ottobre: un fallimento non farebbe che aggravare la crisi del Pd, di cui Scalfari, nel suo lucido fondo di domenica scorsa, paventa addirittura la dissoluzione.
Nonostante questo, e proprio per questo, buon lavoro a tutti.
Riccarda

Circolo Pd Grottaperfetta


il circolo deve servire a trovare soluzioni ai temi del quartiere, vicini alle persone e a risolvere la qualità della vita dei cittadini.
Il dibattito politico è importante, ma non devono prendere la vita del circolo in quanto le occasioni possono realizzarsi a livelli diversi. Lo scopo del circolo deve avere la lente di ingrandimento sul quartiere, proporre livelli di partecipazione, informare di quanto non funziona ( bus, buche, luci, funzionamento dei servizi, tempo libero). Informare, informare, informare, mobilitare risorse e aggregare, essere parte del quartiere.
Pi.Cazzaniga


Torna il tema della giustizia e in particolare quello della "riforma" della magistratura.Leggo che ai pm si vorrebbe togliere la possibilità di disporre direttamente della polizia giudiziaria ( che devo supporre trattasi di una sezione della polizia che si dedica a questo servizio, come esiste la polizia stradale, quella ferroviaria ecc.). E' in animo di limitare le intercettazioni telefoniche e che oltretutto quelle che verranno disposte non possono essere utilizzate se, casualmente, si viene a scoprire qualche possibile diverso reato rispetto a quello per cui l'intercettazione era stata autorizzata ( a me, da comune cittadino, mi sembra veramente incomprensibile. ). Insomma alla magistratura viene reso sempre più difficile fare il proprio lavoro. Poi vado a rileggermi la Costituzione della nostra Repubblica.Come è bella, affascinante, piena di norme che si indirizzano alla piena tutela della persona sotto ogni aspetto: di status, di destinatario della giustizia, di soggetto economico, di lavoratore, di imprenditore ecc. E quante parti di questa Costituzione non sono ancora attuate pienamente. L'ho riletta fino in fondo ed è proprio bella, un sogno.... e forse è veramente un sogno. Eppure quando i governi si insediano davanti al Presidente della Repubblica giurano di rispettare la Costituzione e poi... pensano ed elaborano leggi che cercano di eluderne la sostanza. Ma al di là delle mie personali opinioni, dove e con chi mi confronto direttamente ( cioè evitando la solita conferenza dell'esperto o del politico di turno) su questi temi come su tanti altri ancora ( scuola, testamento biologico, prostituzione in strada, federalismo ecc.) con chi ne parlo se non con quelli che nel circolo che frequento hanno un interesse alla politica intesa come servizio alla città, alla comunità nazionale? Ma nei circoli non ci sono indicazioni di parlare di queste tematiche, ma.... del tesseramento ( importante, certo, ma che è direttamente proporzionale ai contenuti che il PD nel suo complesso riesce a proporre ai tesserandi).E i responsabili del PD ai vari livelli come fanno a sapere come la pensa il " proprio popolo " ed elettorato su questi temi e quindi come fanno ad assumere una posizione, ad elaborare un progetto se continuano ad "esternare" le proprie personali opinioni, forse confrontate fra pochi intimi, e non sentono il bisogno inderogabile di porsi in ascolto? E questo discorso vale anche per quelli che in qualche modo abbiamo delegato a rappresentarci nelle varie assemblee previste dallo Statuto.Sono solo alcune considerazioni ( forse anche un grido di dolore ) con l'auspicio di essere stato costruttivo nell'esprimere questo mio disagio ( che mi risulta essere di molti ).

Sandro Dauri