La posta in gioco sembra alta, Fini rilancia sul suo bluff la stampa lo amplifica a dovere:
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/politica/alemanno-razziali/fini-13-set/fini-13-set.html
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/09/Fini-fascismo-dittatura.shtml?uuid=614e184e-817f-11dd-99f8-cfdd5c67f0df&type=Libero
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200809articoli/36443girata.asp
Commento personale: Fini si guardo' bene dal fare questa dichiarazione al momento della sua elezione e questa mancanza fu denunciata da pochi. Oggi i giornalisti si guardano bene dal ricordarlo. "Rispetto" istituzionale verso il presidente della Camera ? pura ipocrisia in cui annega la democrazia ? E si attardano sui riferimenti al '68, liquidato in un modo sommario, che denuncia la cultura fascista soggiacente: "Di certo fu negativo lo slogan "vietato vietare". Il '68 aveva fatto degenerare il valore della libertà in licenza, anarchia, assenza di regole. Fu una forma colossale per esprimere la propria imbecillità. Non c'è la libertà se non c'è una regola, se non c'è un'autorità. Dove ha fallito il '68? Nel pensare a un mondo utopico dove ci fosse la libertà senza il principio di autorità». Imbecillità a parte, il commento più sbrigativo é che Fini non abbia mai vissuto l'esperienza di "contestare il principio di autorità". I fans di Violante e Franceschini gradiranno il rilancio e condivideranno un giudizio cosi' drastico sul '68, che pure ha avuto le sue pecche, soprattutto in Belgio e in Italia, certo non in Francia ? Vedremo. Indubbiamente ancora una volta sono vincenti gli strateghi della comunicazione che assistono la destra al governo: sono riusciti a spostare il tiro dal fascismo al '68. Quanta amarezza constatare che in Italia si discute ancora di fascismo ..... con i fascisti al governo per altri 4 anni almeno !
Cosimo De Benedictis da Bruxelles