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martedì 30 settembre 2008
Perché si sappia !
a cura di RNxPD
(16:32)
Riceviamo da Lucia Zabatta e pubblichiamo




Nel caso qualcuno non abbia ancora incrociato l'informazione in qualche (pochi) telegiornale o quotidiano e per correggere alcune falsità che il governo, in particolare il ministro Brunetta, diffonde con tanta spregiudicatezza in quella che, ormai, è diventata una vera e propria campagna diffamatoria nei confronti di tutti i dipendenti pubblici e dei precari, in particolare, invece di decarsi seriamente a colpire gli sprechi, gli abusi e le cattive gestioni, spesso perpetrati e/o determinati proprio da quei dirigenti pubblici di nomina governativa!

Il caso:

Venerdì scorso sono circolate voci (prontamente verificate e confermate nel giro di poche ore) sull'intenzione del governo Berlusconi di varare (tramite un emendamento al DL 1441, su iniziativa dei ministri Brunetta e Tremonti) una norma che annulla completamente tutti i percorsi di stabilizzazione previsti dalle finanziarie del governo Prodi, intervendo (in maniera retroattiva) anche sui processi già definiti e sui contratti già prorogati (in attesa della stipula, già accertata e garantita, del contratto a tempo indeterminato), che decadranno, automaticamente, a 90 gg dall'entrata in vigore della legge!

Secondo stime sindacali i lavoratori coinvolti nell'immediato e nel prossimo futuro sono circa 220.000 nei vari comparti pubblici (inclusa la scuola).220.000 precari che lavorano da lustri (8-10-15 anni e più, a seconda dei casi) senza garanzie di un futuro, in molti casi nello stesso ente o pubblica amministrazione, finiranno, tra 3 mesi circa

A CASA, SENZA AMMORTIZZATORI SOCIALI..
..E SENZA NEMMENO LA SPERANZA DI UN ALTRO CONTRATTO A TERMINE!

(tra le altre cose, a luglio il governo ha approvato, in un altro decreto, una norma che vieta la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato a chi ha già lavorato almeno tre anni negli ultimi 5!)

Le menzogne:

In tutto questo il ministro Brunetta continua a giustificare la sua linea punitiva con bugie e falsità sull'operato del governo Prodi e sui precari.

Il governo Prodi non ha previsto una sanatoria aggirando le norme che prevedono l'assunzione, nella PA, tramite concorso pubblico.Il primo dei requisiti richiesti dalle finanziarie del governo Prodi per avere diritto alla stabilizzazione è, infatti, l'essere stati assunti tramite pubblico concorso.

TUTTI gli "stabilizzandi" HANNO GIA' SUPERATO ALMENO UN CONCORSO PUBBLICO,
e IN MOLTI CASI PIU' DI UNO (provenendo da diversi contratti a tempo determinato)

Il ministro Brunetta cerca di dipingere i precari come usurpatori, parassiti e fannulloni....e se non fossero così gravi le conseguenze sulla vita di tante persone, sarebbe persino comico vedere come viene sbugiardato dagli altri dicasteri del suo stesso governo: leggete l'articolo al link allegato di seguito o a pag. 21 della Repubblica di oggi....il caso di Valentina Benni (peraltro una collega dell'Isfol), premiata dal ministro e licenziata dal governo, la dice lunga...

(v. Repubblica.it)

L'emendamento citato andrà in discussione domani (martedì 30) in commissione lavoro alla Camera....salvo altri colpi di mano (tipo fiducia) del governo.In tutti i comparti pubblici è scattata la mobilitazione.Nel mio ente (Isfol) siamo in assemblea permanente da venerdì e abbiamo deciso stamattina il blocco totale delle attività (iniziative analoghe si stanno attivando negli altri enti pubblici di ricerca).Ulteriori iniziative unitarie si stanno organizzando con il coordinamento delle confederazioni sindacali (e, in molti casi, con il sostegno dei sindacati di base).





Comunicato stampa

FLC CGIL FIR CISL UILPA UR

300 lavoratori dell’ISFOL a casa entro dicembre!!!!


Il Governo propone con l’emendamento art.37 al DDL 1441-quater, il blocco delle assunzioni di lavoratori e lavoratrici di P. A., Università e Ricerca e la estromissione del personale stabilizzando entro 90 giorni dall’approvazione della Legge. Di fatto si vuole negare un diritto soggettivo alla stabilizzazione previsto dalla Legge Finanziaria 2007 di personale che ha superato pubbliche selezioni e che lavora negli enti di ricerca da oltre 10 anni.

La proposta del Governo, la cui discussione è prevista per domani mattina alla Camera dei Deputati, avrà l’effetto concreto per l’ISFOL, Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori, di mettere sulla strada 300 lavoratori, altamente specializzati con 12 anni di lavoro nell’Istituto, con le rispettive famiglie.

L’emendamento contrasta con i più elementari criteri di certezza del diritto e giustizia sociale, oltre che intaccare il principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione e della Ricerca.

Le lavoratrici e i lavoratori dell’ISFOL, inclusi quelli in servizio presso il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, hanno deciso all’unanimità lo stato di agitazione e mobilitazione, con il sostegno delle sigle sindacali.

In assemblea permanente dallo scorso venerdì 26 settembre 2008, le OO.SS. chiedono:

  • che il Presidente del Comitato di Settore Dr. Garagi prenda una posizione chiara e ferma sugli effetti dell’emendamento 37 sulle attività e il futuro del personale degli enti di ricerca;
  • che il Governo apra un confronto con i Sindacati prima che l’emendamento venga approvato e che il personale stabilizzando sia espulso dagli enti di ricerca.





P.S.:

ci giungono pessime notizie dalla Camera (e non solo).Brunetta non molla, nonostante la maggioranza non sia unanime su questa questione (AN, in particolare, pare proprio contraria), quindi è più che mai fondamentale la mobilitazione e il sostegno dell'opinione pubblica.






COMMENTI E RISPOSTE

Non avevo incrociato questa notizia. E' strano, visto che ricevo regolarmente notizie dal sito http://www.dsonline.it/. Dev'essere mia la distrazione. E tuttavia é inevitabile il sospetto che i temi di mobilitazione siano stati selezionati dai dirigenti dell'opposizione. La recente correzione di rotta di Veltroni &C viene in ritardo. La notizia misura in modo accurato il cinismo e l'arroganza dell'accolita di governo. E pensare che il sistema sta utilizzando i soldi dei contribuenti per pagare i debiti dell'Alitalia e, su scala europea, quelli del selvaggio capitalismo finanziario. Con una differenza rilevante: i recenti interventi sulle banche europee in Benelux e Francia hanno in effetti salvato decine di migliaia di posti di lavoro. Per l'Alitalia no: i licenziati sono sacrificati .... all'onore di bandiera, con Lufthansa proiettata al 40 %, sembra. In entrambi i casi chi ci rimette sono i poveracci che lavorano e risparmiano, mentre gestori e dirigenti intascano milioni di euro e tutt'al più pagano con una lettera di dimissioni. Impensabili le dimissioni per un governo eletto, anche se provvede a licenziare e a tagliare il Welfare, oggi la Scuola, domani la Sanità, poi le Pensioni. Non abbiamo ancora capito che c'é un Padrone in Italia, e questo non é il Parlamento ? Che questo Padrone ha già schierato i soldati nelle strade ? Gli italiani pensano per caso che la democrazia di Berlusconi sia una democrazia di stampo europeo ? Ma neppure il sarkozismo in Francia arriva a tanto: cancellare le leggi e produrre disoccupati, riformare uno stato in 24h o giorni. Figuriamoci nel Belgio che ora accoglie Tajani ... Andiamo ! I nostri parlmentari dovrebbero scendere a manifestare accanto ai lavoratori, dell'ISFOL o della Scuola che siano, in gran numero e fare dichiarazioni a ogni pié sospinto, regolarmente. Basta con il buonismo e la ricerca del dialogo: nessuno spazio per riforme condivise. Che se le facciano da soli. Noi proveremo ad annullarle con i referendum. Ma smettiamola di dichiararci inabili. Prodi, eletto due volte, non aveva scelto personalmente i parlamentari della sua "maggioranza". Berlusconi lo ha fatto: é il Padrone. O si sta con lui o si sta CONTRO di lui, senza dialogo, con grande sdegno.

Cosimo da Bruxelles




Nell’attuale stato di degrado dell’informazione e della rappresentatività in Italia e della situazione economica globale (le notizie dagli USA non sono davvero confortanti!) trovare soluzione a problemi come quelli raccontati nella mail “perché si sappia” è impresa davvero ardua. Non mi addentro nel caso, che sembra drammatico, coinvolgendo oltre 200.000 persone MA noto che si fa sempre l’appello alle tradizionali forze in campo: i Sindacati, il Partito di opposizione.

Da alcuni mesi i Sindacati, con rarissime eccezioni, si allineano prima o dopo alle scelte del primo Ministro ed il partito di opposizione NON fa opposizione, è semplicemente assente dalla scena. Questa mia rappresentazione è sicuramente brutale ma serve a riconoscere i fatti “maggiori”, altrimenti ci perdiamo in tanti rivoli di ragionamento.

Allora che fare ? C’è una grande forza totalmente ignorata, difficile da mettere in moto, ma che sarà, forse, l’unica a dire la sua. E’ la voce dei CITTADINI attraverso la PARTECIPAZIONE, con adeguati metodi, che può far valere il potere dei cittadini stessi, che è sicuramente superiore al potere dei politici che detengono il potere oggi, potere frutto di un golpe “bipartisan” ben noto (la legge elettorale). Ricordiamoci che la “sinistra” al potere è stata tanto rappresentativa (!!!) che NON ha varato una legge sul conflitto di interessi, non ha valutato i malumori dei cittadini sul tema della SICUREZZA, non ha nemmeno avviato una seria riforma della TELEVISIONE, principale arma dell’attuale primo Ministro.

Ci sono centinaia di attività partecipative in Italia a tutti i livelli, Comunali, provinciali, regionali; ancora di basso profilo ed efficacia ma sui quali ci si può e ci si DEVE innestare.
Se gli “eletti” (ossia i cooptati dalle nomenclature dei partiti della Sinistra) non si attivano allora lo facciano gli elettori, andando negli uffici dei loro “rappresentanti” cooptati per indurli con FORZA ad agire come aggregatori della partecipazione; magari aiutandoli, visto che sono i CITTADINI a possedere ancora intelligenza, esperienza e volontà.

Altro non sento di poter dire. C’è emergenza ma è nell’emergenza che, di solito, gli italiani riescono ad esprimere il meglio di loro stessi.

Salutoni.

Renzo (GE)



Come pubblica dipendente e come italiana sono assolutamente indignata! Avevo udito questa notizia al telegiornale e credevo che riguardasse solo ed assolutamente i precari; penso che questa lettera e l’articolo di Repubblica vadano si’ inseriti in questo blog, ma queste notizie vanno scritte con comunicati sindacali a tutti i giornali, riportati sui cartelloni nelle strade d’ Italia , e cosi’ via. E’ ora di smetterla con le bugie, con i “coups de Theatre” giornalieri. Bisogna seguire, per la scuola e per la pubblica amministrazione in generale, le parole del Presidente della Repubblica: scelte coraggiose si’, ma non autodistruzione di cio’ che di buono esiste nel nostro Paese.

Maria Golini




Cara Lucia,

ieri sera alle sette, grazie alle vostre e un po' anche nostre fortiproteste, il governo ha proposto una riformulazione del micidiale articolo37bis, che accludo in pdf; è un po' meglio di prima perché, se capisco, (1)ritarda a luglio 2009 il tutto e (2) lascia alla contrattazione enti-ministrodella funzione pubblica la decisione se e quanti "ammazzarne". Ma non ho avutotempo di studiarlo bene e saranno i colleghi della commissione lavoro a farlo ea proporre poi come sia meglio che il PD si collochi rispetto a questa nuovaformulazione, certamente migliore di prima ma ancora densa di effettipotenzialmente spaventosi. Il testo accluso e le notizie relative me l'hannoinfatti riferite i nostri della commissione lavoro, di cui non faccio parte;sono alla commissione cultura, spremuto come un limone dalla battaglia suldecreto della scuola, e anzi, giacché ci sono, accludo anche il mio interventodi ieri sera in aula davanti alla Gelmini. E sempre giacché ci sono, mando copiadi questa mia risposta a te anche al Blog di Roma Nord per il PD, a commentodella tua nota che hai mandato a loro: magari questa mia risposta e i duedocumenti acclusi possono interessare anche a loro.

Un caro saluto,

Giovanni

http://www.giovannibachelet.it/ [ho da poco cambiato sito!]




Grazie Giovanni.

In effetti avevamo già avuto notizia (ma non iltesto) ieri sera. Ne ho parlato anche con Teresa Bellanova, della Commissione lavoro, ieri sera (con cui sono in contatto e ci sta seguendo fin dal decreto sull'ici) e anche lei conveniva che nella sostanza il provvedimento e le intenzioni non cambiano e che dobbiamo mantenere alto l'allarme e la mobilitazione.

Comunque noi continuiamo a batterci per i nostri diritti sperando di dare anche forza e sostenere il lavoro di contrasto che stanno tentando di portare avanti i deputati di opposizione in commissione lavoro.

Un abbraccio. A presto,

Lucia