Voci indipendenti di liberi cittadini nella costruzione e nella vita del partito nuovo
venerdì 17 ottobre 2008
Mafia, borghesia e politica
a cura di Nando
(14:42)
Una delle cose più difficili e imbarazzanti è spiegare agli amici stranieri che cosa sia la mafia. Purtroppo mi rendo sempre più conto che è difficile spiegarlo anche a molti nostri concittadini. Infatti, grazie a una certa immagine che molti serial televisivi hanno costruito, è passato il messaggio che la mafia sia solo quella della criminalità organizzata, autogestita e autosufficiente e, quindi, teoricamente facilmente controllabile e isolabile. Riducibile a un problema quantitativo: più risorse di polizia, eventualmente affiancate dalle forze armate.
Purtroppo il problema è molto più complesso. La cosa è ultranota, ma si cerca di parlarne il meno possibile perché finirebbe per coinvolgere pesantemente una parte significativa della classe dirigente (non solo politica) del Paese. E non solo a sud.
Mi sono capitati per le mani alcuni video, presenti su YouTube, relativi alla presentazione del libro "Il ritorno del Principe" di Roberto Scarpinato e Saverio Lodato edito a giugno di quest'anno da Chiarelettere e a interviste agli autori.

L'analisi del fenomeno mafioso da parte dei due autori mi sembra perfettamente calzante e quindi riporto qui gli indirizzi dei video in questione e provo anche a inserirne la visione.

Ferdinando Longoni


Intervista a Roberto Scarpinato (2 video):

1a parte,



2a parte


Presentazione del libro (4 video):

1a parte


2a parte



3a parte:


4a parte:





COMMENTI

La Mafia è un problema complesso e purtroppo altamente pervasivo negli ultimi anni in Italia e non solo in Italia.
Non ho le competenze per tratteggiarne lo stato dell’arte né tantomeno di prevederne l’evoluzione ma posso riconoscere nella vita politica, economica, finanziaria e personale i segnali, i sintomi, che sostengono o sviluppano comportamenti ed effetti caratteristici delle organizzazioni mafiose.

Provo a dare qualche esempio:

Elezione alla corte Costituzionale di Pecorella, come richiesto dalla CDL; tutti sanno che Pecorella è l’avvocato del primo Ministro. Come può un partito proporre questo conflitto di interessi in una posizione dove si tutela la democrazia ? Non c’è davvero bisogno di aggiungere altro.

Utilizzo delle forze armate sul territorio per contrastare fenomeni criminali. In tutto il mondo è ben consolidata la “ buona pratica” dell’indagine e dell’uso determinato delle leggi e della Magistratura piuttosto che delle armi. L’uso, anzi l’ostensione, dell’esercito serve a consolidare nelle menti dei cittadini, che questa volta vengono trattati da stupidi sudditi, che c’è un pericolo costante, incombente sulla loro vita causato da criminali, ovunque. E’ l’idea che col terrore si governa. Cogliete le analogie ?

Ricordate la commissione Mitrokin ed il faccendiere Mario Scaramella ? Ricordate la frase di Lenin che più o meno recita “La menzogna se ripetuta diventa verità” ?
Non è forse intimidazione ?

Svegliamoci !! e guardiamo con occhi privi di pre-giudizio ciò che ci succede intorno. Non è poi così difficile capire che cosa succede e capire chi, perché, come, per che cosa.

I cittadini ce la possono fare purchè aprano gli occhi, vedano e poi facciano azioni, anche piccole, ma determinate. La paura, l’ignavia sono l’inizio della fine ed invece noi vogliamo l’inizio del cambiamento. E’ la partecipazione che nasce e si sviluppa dal singolo l’idea forte che dovremmo perseguire !
Gli spazi di azione sono infiniti, a cominciare da quelli intorno a ciascuno di noi.

Renzo (GE)