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mercoledì 15 ottobre 2008
Privatizzazione dell'Italia? No, grazie.
a cura di Nando
(10:58)
Ricevo da un amico, assiduo lettore e scrittore di questo blog, e pubblico volentieri, condividendo quanto afferma.
Nando




Grazie Nando,

spero che questo canale televisivo abbia successo (Youdem.tv), proponendo riflessioni critiche e progetti aperti, e non solo uno specchio in cui guardarsi e gongolare.

A proposito di PD:

  1. se passa la nomina di Pecorella alla Corte Costituzionale nell'ambito di uno scambio con Orlando alla RAI, avro' chiuso con questo PD
  2. non penso affatto che il muro contro Orlando fosse su IdV e Orlando specificamente: l'ho sempre inteso come una strategia per ottenere: Pecorella é l'avvocato di Berlusconi scelto da lui pesonalmente per questo ruolo, oltre ad essere la persona che ha fatto questo e quest'altro, ma ormai le due cose vanno insieme
  3. nessuna considerazione mi renderà partecipe della privatizzazione dell'Italia che la nomina di Pecorella confermerebbe e promuoverebbe ulteriormente
  4. dico, nessuna considerazione: non in nome dell' "interesse nazionale" , non in nome delle "riforme", non in nome dei "legittimi giochi democratici" siamo matti ? Significa che c'é un grosso equivoco sull' "interesse nazionale" la "democrazia" il ruolo delle "riforme", o almeno che c'é una parte politica che "vende" letteralmente questi valori in cambio della gestione del potere a proprio comodo: non partecipero' all'apertura di questi cavalli di Troia e non mi spaventa affatto l'essere considerato un "vicino" di Di Pietro. Siamo matti ? per caso la Resistenza l'abbiamo fatta da soli ? o non piuttosto insieme a liberali e cattolici, in larga parte anticomunisti ?!

Mi piacerebbe, caro Nando, che considerazioni di questo tipo circolassero sul tuo blog, proprio perché é letto da gente del PD di tutte le tendenze. Mi preoccupa invece il fatto che circolino "timidamente" solo in alcuni fondi di quotidiani a tiratura limitata.

Un abbraccio,

Cosimo (Bruxelles)





COMMENTI

Sono completamente d'accordo!
E' sempre la strategia vincente di Berlusconi ad avere il sopravvento. Accettandola finiremo con lo svendere tutto ai suoi interessi. Ricordatevi le sue prime resistenze sulla nomina di Petruccioli alla presidenza della Rai, ma alla fine l'ha accettata perchè gli faceva comodo e se ne sono visti i risultati in questi anni.
A proposito di Petruccioli vi suggerisco di leggere quanto scrisse su di lui Pasolini nel 1975 in Lettere Luterane.
Un saluto a tutti.

Pier Silverio


Caro Nando.

ho conosciuto l'avv. Pecorella qualche decennio fa a Catanzaro, quando seguivo per il TG2 il processo per la strage di piazza Fontana. Lui era, in quel processo, avvocato di parte civile in rappresentanza delle vittime. Faceva il suo lavoro con intelligenza ed equilibrio, contrastando un collegio assai agguerrito di prestigiosi legali della difesa. Così mi pareva e per questo lo stimavo. Lo sconcerto e lo stupore di ritrovarlo molti anni dopo accanto a Berlusconi non furono minori di quelli che provo adesso nell'apprendere la notizia di questo probabile "inciucio". Parlare di privatizzazione dell'Italia può sembrare eccessivo e invece è appropriato quando si fa commercio di poltrone in maniera così sfacciata. Io do una cosa a te, tu dai una cosa a me. E questo per due istituzioni che dovrebbero essere quanto di più "super partes" dovrebbe esistere nella nostra repubblica, che ogni giorno che passa è sempre meno "repubblicana".

Ciao, Fernando



Condivido pienamente la contrarietà di Cosimo alla candidatura di Gaetano Pecorella e la sua indignazione di fronte ad un paventato scambio PdL / PD : Pecorella / Orlando).
Le ragioni della mia contrarietà trovano spiegazione in quanto riportato nel seguito.

Gaetano Pecorella (Nota biografica)
Inizia la carriera politica come militante di Potere Operaio, passa successivamente prima a Democrazia Proletaria e poi al Partito Socialista Italiano (Craxi). Abbandona in fine il PSI per approdare a Fora Italia divenendone la mente giuridica.
Porta il suo nome una legge, varata nel secondo governo Berlusconi, che prevede l’inappellabilità da parte del pubblico ministero delle sentenze di proscioglimento. La Corte Costituzionale ha dichiarato però tale legge incostituzionale.

Riprendo dal Messaggero di oggi 15 Ottobre 2008 - Pagina 9 .
BRESCIA (14 ottobre) - L'avvocato Gaetano Pecorella è uno dei quattro indagati, nel procedimento per la strage di piazza della Loggia (28 maggio 1974, 8 morti e oltre 100 feriti), di cui si sta occupando la Procura di Milano. L'accusa nei suoi confronti è di favoreggiamento nei riguardi di Delfo Zorzi, di cui era difensore, perché, insieme ad altri, lo avrebbe aiutato «ad eludere le investigazioni dell'autorità giudiziaria.


Per concludere: uno scambio Orlando alla Vigilanza RAI e Pecorella alla Corte Costituzionale sarebbe scandaloso. Equivarebbe in pratica alla fine della democrazia in Italia: maggioranza ed opposizione si mettono d'accordo per dividersi fette di potere.

Giuseppe Giobbe



Quando ho sentito la notizia dell’accoppiata Pecorella-Orlando, oltre ad una reazione viscerale, ho fatto un solo pensiero: ecco lo scopo del braccio di ferro per Orlando; il Primo Ministro vuole far entrare nel massimo organo di tutela della Repubblica il suo fidato Pecorella. Non avevo bisogno di laurea in scienze politiche, di essere un giornalista, di essere un politico. Un semplice cittadino, informato sui fatti, trarrebbe facilmente questa conclusione; purtroppo solo adesso perché è la prima volta che compare questa informazione.
Ma i politici, e penso al PD, sicuramente la conoscevano ben prima.

Che dire ? Nulla.
Che fare ? Molto.

Saluti.

Renzo Provedel (GE)



Vorrei ringraziare Cosimo per il suo accorato grido di allarme.
Davvero non ne possiamo più di questo modo di fare politica nel PD.
E non mi consola affatto l'idea che sento circolare di una sostituzione di Veltroni con D'Alema.
Così proprio non va!
Vorrei un ricambio vero (e un'idea ce l'avrei..): nel frattempo ho firmato contro il lodo Alfano e sono persino andata a vedere la manifestazione di Rifondazione...
che cosa possiamo fare per farci sentire? andare a borbottare nei circoli? oppure trasferirci anche noi in massa a Bruxelles?!
cari saluti
Brigida



Sappiamo bene che la politica è compromesso, ma anche il compromesso bisogna saperlo gestire perchè altrimenti diventa accettazione anzi acquiescenza. mi riferisco allo scambio Pecorella Orlando. Non può essere nominato giudice costituzionale una persona che ha in corso un procedimento giudiziario. SUPREMA ISTITUZIONE NON ELETTIVA LA CORTE PROTEGGE LA REPUBBLICA CONTRO LA POTENZIALE DEGENERAZIONE DEMOCRATICA IN REGIME DELLA MAGGIORANZA ONNIPOTENTE E IRRESPONSABILE Sono parole di un grande giurista Gustavo Zagrebelsky che dovremmo tenere sempre ben presenti..Come elettore da sempre di sinistra posso dire che che non se ne può più delle parole al vento , non incisive , senza progetto di molti nostri esponenti politici che giocano costantemente in rimessa. Non c'è un progetto di cambiamento della legge elettorale per cui abbiamo parlamentari nominati dai leader di destra e di sinistra e non dal cosiddetto popolo sovrano , per cui abbiamo dipendenti dei partiti e non rappresentanti dei cittadini. Vogliamo parlare di Di Pietro? è di destra? Oramai siamo oltre gli schieramenti dato il risultato di decenni di lotte e cortei. Pertanto se è l'unico che si oppone a Berlusconi con i referendum lo staremo a sentire e almeno è uno che conosce il diritto.

Ciao Lucia