Il blog ha recentemente inaugurato una sezione dedicata alla satira e all'umorismo vignettistico e ne è stata data comunicazione ai lettori che ancora ci onorano del loro interesse.
Pronta è giunta la risposta di un amico. La riporto integralmente:
Forse ci si dovrebbe interrogare sul perché la dialettica politica stia lentamente lasciando il posto alla vignetta.
Io, nonostante i miei 58 anni l’entusiasmo l’ho perso e penso che fra il popolo di sinistra questo sia abbastanza diffuso.
Spero in Soru e chissà, visto il personaggio, forse in quella realtà mi sarei attivato per sostenere la candidatura
Ciao
Stefano Vergari
Non capisco se vuole essere una garbata tiratina d'orecchie, perché non ci occupiamo di cose più serie, oppure se è l'amara costatazione che la dialettica politica, in generale, si sia ormai esaurita.
Propendo per questa seconda, che condivido.
Non si parla più di politica nelle sedi deputate, ossia i partiti e, per quel che ci riguarda, nel nostro sgangherato PD. Almeno non a livello alto. Rimane un noioso rumore di fondo dal quale emergono residui di mugugni organizzativi. Ci salva la lettura di qualche ottimo articolo di poche firme eccellenti che su alcuni quotidiani (uno, due?) ci ricorda temi importanti quali la Costituzione, la laicità, la giustizia. Nel totale silenzio dei politici.
La satira politica è sempre esistita. Ora conquista maggiore spazio a causa della latitanza dei politici. Che ci sia è un bene. Guai se non ci fosse più neanche quella!
Condivido la speranza che Soru possa battere il candidato di Berlusconi in Sardegna. Noi da qui possiamo fare ben poco per dargli una mano. Una cosa è certa: la battaglia è impari e dobbiamo sperare in un colpo di fionda del novello Davide.
Nando