Caro Bersani,
ho apprezzato, sia nel tuo intervento nell'incontro con Rosy Bindi e i "Democratici, davvero" all'auditorium di via Rieti che nell'intervista di Giannini su Repubblica.it, la tua netta posizione contro la spettacolarizzazione della politica (slogan privi di contenuti reali) e la presentazione di candidature di immagine.
Un amico da Bruxelles mi scrive a proposito dell'intervista di Giannini:
"Un'intervista forte. Mi é piaciuto. C'é spessore culturale e politico, e la preoccupazione del "fare" é sempre presente. Ha anche esposto bene la questione "Grillo", che pero' resta un buco nero nell'opinione di molti, soprattutto giovani: per molti Grillo é intoccabile.
Trovo comunque Bersani una persona "giusta". Non so quanto lo lasceranno lavorare. Un altro dubbio: ha detto tra l'altro, "non aspettatevi da me fatti comunicativi". Beh, questo é un aspetto importante della politica, visto l'avversario con cui ci misuriamo."
Questo è il problema che volevo rappresentarti: bene eliminare la spettacolarizzazione, ma evitare di cadere nell'errore dell'ultimo governo Prodi che non ha curato la comunicazione, non utilizzando, o utilizzando male, i pochi spazi disponibili sui media. Sono d'accordo con l'amico di Bruxelles circa l'importanza della comunicazione. I problemi sono i contenuti, gli spazi e, soprattutto, il target (i ceti popolari).
Auguri.
Ferdinando Longoniblog:
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