Voci indipendenti di liberi cittadini nella costruzione e nella vita del partito nuovo
martedì 11 marzo 2008
Commenti a PER e CONTRO
a cura di RNxPD
(12:28)
Riceviamo e pubblichiamo i commenti all'articolo: PER e CONTRO ...

Penso che ormai i programmi contro qualcuno siano definitivamente sorpassati da 15 anni di , talvolta, ottime cose fatte ma di maggioranze rissose e variegate. Il Partito democratico e’ finalmente una splendida cosa diversa che ha fatto un programma “per” qualcosa. Certo si devono precisare ancora molte cose, ma il piu’ e’ fatto.Molti sono i problemi davanti a noi, come una legge elettorale orrenda che, forse, dopo il 13 aprile potrebbe portare ancora una certa ingovernabilita’; una “ par condicio” che non mi sembra molto rispettata in queste settimane di campagna elettorale; l’impegno per smaltire i rifiuti a Napoli e dintorni , vero specchietto che riflette le colpe di maggioranze ed opposizioni degli ultimi 15 anni. Si potrebbero ancora elencare varie tematiche, ma mi fermo qui.

Maria Golini



Mi meraviglia molto il posto ! riservato al Sud nei due programmi. Forse non ci si rende conto che se l’Italia non sviluppa il Sud resterà sempre spaccata e ‘a bagno’ nel Mediterraneo.
Buon lavoro

Maricla





Cari amici,
vorrei commentare l'articolo di Ferdinando Longoni, che mi è arrivato oggi, dopo la vittoria di Zapatero in Spagna.
E proprio da questa vittoria vorrei partire: ciò che mi colpisce nel leader spagnolo è la determinatezza nel portare avanti gli obiettivi elettorali, non edulcorati mai da ragioni di opportunità politica: credo insomma che ci venga da qui la lezione che ciò che conta è avere degli obiettivi chiari, anche non tutti condivisibili, ma ben identificabili, non annacquati, nel disperato tentativo di mettere tutto e il contrario di tutto in lista: se si continua così, si finirà per ripetere il tentativo già fallito di Prodi, si confonderanno gli elettori, si finirà forse per convincere e rassicurare qualcuno, ma per perdere i molti che credono fortemente in un programma realmente alternativo alla destra.
Ben venga quindi la proposta di Longoni di dire " cosa si intende esattamente con ogni punto" e di "comunicare meglio contenitori e contenuti, mettendo in evidenza le differenze" e qui darei più importanza ai contenuti.
Insomma, credo che sia ora di smettere di inseguire Berlusconi con slogan demagogici, del tipo "meno tasse per tutti" e di cominciare a considerare i cittadini elettori come degli esseri pensanti e non facilmente abbindolabili: le tasse servono, lo sappiamo bene: quello che si vuole è che paghi di più chi ha maggiore capacità contributiva e che le tasse vengano adoperate veramente per migliorare i servizi ai cittadini e non sperperate in sprechi di ogni tipo...
Il discorso "difesa dell'ambiente" dovrebbe essere più chiaro: se vogliamo riaprire il discorso sul nucleare, senza avere esaminato le possibili alternative ( e gli studi più avanzati ci sono in proposito: sembra che solo Grillo si documenti sull'argomento), non è chiara la differenza con il programma della destra. E poi, ogni tanto risaltano fuori la TAV, la base militare di Piacenza , i rigassificatori, gli inceneritori ( e anche qui le alternative ci sono, ma non sembrano conosciute): sembra sempre che tutte queste cose siano indispensabili e soprattutto innocue. Le lezioni del passato non servono mai? E la lezione della spazzatura di Napoli neppure? E la vergognosa assenza, quando non complicità, anche della sinistra, mostrata dalla Gabanelli nel suo programma Report del 9 marzo, non c'entra? La gente, l'elettore, non è qualcuno da convincere, ma qualcuno da ascoltare e da cui farsi convincere per quanto riguarda bisogni e problemi.
Il discorso "intervento in Afghanistan" è alquanto vago: Zapatero è stato molto più chiaro in proposito: ha ritirato le truppe e basta; è chiaro che non convince nessuno il progetto di portare avanti un intervento umanitario, pur indispensabile, con le armi: non mi risulta che i nostri soldati siano stati addestrati in strategie della pace, per le quali si svolgono attualmente, in alcuni atenei italiani, degli interessantissimi corsi miranti a preparare personale qualificato in proposito.
Questi sono solo esempi: ma non si capisce perchè la sinistra non debba finalmente recuperare alcuni temi, tradizionalmente trascurati e perciò diventati appannaggio di quei partitini (Verdi e Rifondazione, sui temi in questione) che giustamente sottraggono voti ai grandi, nel tentativo di imporre temi così importanti all'attenzione generale.
Ultima cosa: non si parli più di "antipolitica" quando si parla di Grillo: al di là della forma esasperata (che riflette l'esasperazione dei cittadini che abitano vicino alle discariche, che fanno la fila alle poste, che vedono i potenti non pagare le tasse e poi pattuire uno sconto, etc etc ), i tre obiettivi che il comico ha lanciato all'attenzione generale (durata breve delle legislature, niente condannati nelle liste, legittimità delle preferenze) mi sembrano molto "politici" e addirittura patetici nella loro sacrosanta legittimità: del resto essi sono da gran tempo stati accettati nei paesi di più consolidata tradizione democratica.
Vorrei tanto potermi rassicurare su questi ed altri temi ( sicurezza del lavoro, interferenze del clero italiano - Zapatero non le ha permesse - precarietà del lavoro giovanile, trasparenza del sistema di accesso alla carriera universitaria..., tutti problemi da non risolvere con slogan e frasi generiche, per altro identiche per tutti i partiti). Basta sbandierare la famiglia: la famiglia si aiuta, per esempio, se gli asili nido sono funzionanti e se i giovani hanno facilità di accesso al mondo del lavoro, vincendo il sistema dei privilegi.

Cordiali saluti a tutti
M. Silvia Gnetti




Bisognerebbe che Veltroni specificasse "come" realizzare i vari punti del programa. Mi ha allarmato, ad esempio, l'uscita di Alemanno che vuole che "i clandestini" siano tutti rispediti a casa. Con la Bossi-Fini è impossibile arrivare in Italia con un lavoro già predisposto: è una ipocrisia dire ciò. Allora specifichiamo .

La giustizia: come realizzare lo smaltimento dei processi che languono a mo' dei sacchi di immondizia? Vogliamo dire come si fa?

Perché poi parlare così insistentemente della "crescita"? Perché non parlare anche di tutti i recuperi dagli sprechi?

E via dicendo


Antonella